La legalità nel pensiero di Matteotti


Mercoledì alle 9 nell’aula magna di Palazzo Angeli, ha preso il via il progetto “Giacomo Matteotti: Un pensiero che non muore”, un’iniziativa ideata in collaborazione tra il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, sede di Rovigo, e la Casa Museo Matteotti. Il progetto, che gode del patrocinio del Comune di Fratta Polesine e dell’Accademia dei Concordi, rappresenta l’inizio delle celebrazioni del centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti.

“Oggi parte la prima attività dell’anno Matteotti e parte un’attività collegata alle scuole, un progetto elaborato dalla Casa Museo con il Dipartimento di Giurisprudenza della sede di Rovigo- ha spiegato Maria Ludovica Mutterle, rappresentante della Casa Museo Matteotti -, un progetto basato sull’attualità del pensiero di Matteotti. Sono presenti in sala oggi tre classi quinte dell’Istituto Superiore di Studi Commerciali di Rovigo, che hanno scelto la tematica della legalità. Quest’ultima sarà trattata oggi con un incontro con il docente, il professor Daniele Negri, ordinario di Diritto Penale all’Università di Ferrara. Questa iniziativa, organizzata in collaborazione tra la Casa Museo e il Dipartimento di Studi Giuridici, è rivolta ai giovani, poiché puntare su di loro è una scommessa anche sulla figura di Matteotti in questo anno.” L’occasione ha permesso quindi agli studenti di approfondire tematiche legate alla legalità e alla criminalità organizzata in uno stato democratico, utilizzando il pensiero di Giacomo Matteotti come guida. “Siamo davvero lieti di accogliere le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie della provincia di Rovigo che hanno aderito con entusiasmo a questa, che è tra le molte iniziative che il nostro dipartimento ha organizzato per valorizzare la figura di Giacomo Matteotti – ha specificato Ciro Grandi, docente universitario – . Ringraziamo la Casa Museo Matteotti, il Comune di Fratta Polesine e l’Accademia dei Concordi che hanno cooperato nella realizzazione di questo importante ciclo di seminari.”

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